
Quando Orazio quando è stato trovato vicino alla strada, che non riusciva a stare in piedi, non aveva un nome. Due ragazzi, Nico e Debora, si sono fermati per soccorrerlo. E’ stato portato da un veterinario che ha ipotizzato un investimento, e ha fatto le prime cure, e poi è stato accolto da una famiglia che non poteva tenerlo con sé, ma si è occupato di lui.
Orazio non riusciva a muoversi, mangiava con appetito ma era molto spaventato. Quando mi hanno chiesto come aiutarlo, ho contattato Delfina, volontaria e animalREIKI pratictioner che mi ha messo in contatto con Enrica, volontaria dell’associazione Balzoo
Abbiamo già parlato del lavoro immenso che fanno i volontari e le associazioni che intervengono per supportare animali feriti: Enrica in brevissimo tempo ha organizzato il ricovero e tutte le visite mediche necessarie per prendersi cura di Orazio. Un servizio di staffetta organizzato grazie alle varie disponibilità lo ha portato dal veterinario che collabora con l’associazione.
Ora sappiamo che Orazio, ha circa 10 anni, che ha una pallottola ficcata nella schiena, e che probabilmente resterà paralizzato. Purtroppo non è la prima volta che i gatti vengono usati come bersaglio. Nella sfortuna di questo atto vergognoso, Orazio è stato fortunato, perché dopo le cure mediche, resterà con Enrica che, guarda caso, è specializzata nella cura di gatti disabili e li accompagna nella riabilitazione e per migliorare le loro condizioni di vita.
Ogni nostro piccolo atto produce un risultato, e come non ci stancheremo mai di ripetere, ognuno di noi può fare qualcosa. Ogni piccolo atto ne crea altri, che si uniscono in un’onda potente e immensa.
Grazie a Nico e Debora che non hanno fatto finta di nulla e si sono fermati ad aiutarlo, grazie alla famiglia che si è presa subito cura di lui, ripulendolo e aiutandolo, grazie a Delfi che ha fatto parte della staffetta, come altre mille volte e, come operatrice di animalreiki ha a cuore ogni piccola anima indifesa , e grazie infinite a Enrica e all’associazione Balzoo, Orazio, che ora è un gatto disabile per la follia e la cattiveria dell’uomo, potrà avere una vita serena, piena di amore e cure.
“sono in macchina con Orazio, ho appena incontrato le persone che l’hanno soccorso. Prendo il trasportino e vedo i suoi occhi terrorizzati, soffia e ringhia un po’. Lo sistemo in macchina, accanto a me, e prima di partire gli parlo e gli invio reiki. Gli spiego che è al sicuro e che ora andrà meglio. Gli mando reiki e comincia a rilassarsi. I suoi occhi si chiudono un po’.
Gli chiedo se ha male e mi dice che non sente quasi nulla. Ho pensato che ora sarebbe cambiato tutto per lui. Mi ha fatto tanta tenerezza, e dopo poco si è addormentato. Ho guidato piano, un po’ per non disturbarlo e un po’ perché mi è venuto da piangere. Ho sentito il suo sollievo. la sua gratitudine. La sua dignità.“
Grazie Orazio, buona vita
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