
Condivido con grande piacere il racconto della nostra Alessandra L’Arthemisia animalREIKI Master, Animal Communicator della Academy e profonda Cercatrice dell’Anima.
Oggi non parliamo dei Maestri Animali anche se sono sempre presenti nel nostro cammino ma di come Reiki sia uno strumento meraviglioso per supportare anche i “due zampe” in ogni ambito della loro vita. E quale migliore testimonianza della propria personale esperienza?
L’Arthemisia grazie di cuore ![]()
Ecco il suo racconto:
“Il Reiki fa la differenza?
Per quel che vivo io sì! Eccome! Vi racconto perché..
Ho dovuto sottopormi ad un intervento chirurgico qualche settimana fa.
Nonostante le assidue frequentazioni del mio passato, alle sale operatorie e agli ospedali non mi ci sono mai abituata, non mi sono mai piaciuti molto, ma in fondo a chi piacciono?
Ero molto spaventata, soprattutto perché avrebbero fatto tutto in anestesia locale e io sarei stata sveglia e avrei sentito tutti i rumori mentre i chirurghi trafficavano con le mie ossa. Quella era la paura più grande!
Non l’intervento in sé, ma il fatto di viverlo in maniera cosciente.
Ero decisa a chiedere dosi massicce di sonnifero per poter dormire..
Poi ho scelto un’altra strada.
Forse la vita mi invitava ad un cambio di passo, ad uscire dalla passività per cui gli altri si debbano occupare di me e a vivere invece con consapevolezza e presenza anche gli istanti che mi terrorizzano.
Ho accolto questa proposta di evoluzione che avevo di fronte e ho chiesto aiuto ai miei colleghi di Academy e alla nostra supermega Master Reiki Mariarosa Ventura .
Ho raccontato le mie ansie e ho chiesto loro di supportarmi col reiki e con la loro presenza.
Tutti i mie compagni di viaggio hanno risposto all’appello! Il reiki è una magnifica onda che unisce e riunisce!
Così il giorno dell’intervento è arrivato.
Vi assicuro che c’era così tanta buona energia in quella sala operatoria! Li ho davvero sentiti tutti accanto .. per un momento mi è parso persino di vederli, tutti lì intorno alla mia barella, i loro volti si sono mischiati con quelli dei medici e con quello di mia sorella
che da lontano vegliava.
Mi sono sentita per la prima volta protetta in un luogo per me ostile.
Ho affrontato tutto con una pace immensa, e ripensandoci ora, avevo ben chiare le voci , la musica, le chiacchiere nella sala operatoria, ma i tanto temuti rumori non li ho proprio sentiti.. e non perché non ci fossero, è che era cambiato il mio modo di percepire l’ambiente intorno a me.
Ho avuto la fortuna di incontrare un’equipe medica accogliente e rassicurante e anche questa non è una cosa scontata! Mi piace pensare che il Reiki sia intervenuto anche lì!
Anche la gestione del dolore con le tecniche energetiche è meno difficile, è dura certo, ma più sopportabile.
Insomma, se vi capiterà di aver bisogno di supporto, di essere in un momento di difficoltà e avete contatti con un operatore Reiki.. chiedetegli di accompagnarvi.
Provare non costa nulla e potreste avere delle belle sorprese!
Io resto in gratitudine per questo strumento meraviglioso che ho avuto la fortuna di apprendere, e in gratitudine per i compagni di viaggio che mi ha portato.
Grazie ragazzi dalle good vibes!“
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