“Tra tutti gli esseri viventi solo l’uomo è onnivoro. Intanto per l’uomo mangiare carne non è una condizione determinata dall’assenza di cibo, di risorse, anche perché a seconda della stagione può raccogliere il grano raccogliere i prodotti della terra che ha coltivato arrivando a stancarsi di questi da quanto è abbondante il suo raccolto.
Ma per indolenza e saturazione di cibi naturali aspira a quelli impuri e pericolosi ottenuti dalla macellazione e si comporta con una ferocia molto più grande di quella delle bestie selvatiche.
Di carne e sangue si ciba al nibbio, il lupo e il serpente; per voi uomini, sono solo una cosa in più.
Poi l’uomo mangia ogni tipo di carne contrariamente ai predatori che cercano solamente quelle bestie che garantiscono loro il nutrimento necessario, senza accanirsi su animali di ogni altro tipo Insomma, nessun volatile o pesce o animale che esista su questa terra è sfuggito alle vostre mense, le stesse definite civili e ospitali”
Plutarco nato il 46 DC, scrittore filosofo della Grecia antica. Dal dialogo di Ulisse con Grillo, un uomo che Circe ha trasformato in maiale e che nella sua forma animale darà risposte inaspettate a Ulisse che lo vuole salvare. Ma salvare da chi?
Il pensiero degli Antichi sempre più, purtroppo, vero e attuale.
L’uomo non impara mai…
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