
“Ma tra tutti gli insetti il primo posto spetta alle api e giustamente va loro tutta la nostra ammirazione perché esse sole sono state create per l’uomo punto le api raccolgono il miele, questo estratto così dolce così leggero e così salutare: e se fabbricano i favi e la cera utili in 1000 circostanze della vita, supportano la fatica compiono varie attività, hanno pubbliche istituzioni e consigli privati e dei capi in comune, ma ciò che particolarmente sorprende sono le loro abitudini di vita che le distinguono nettamente da tutti gli altri insetti dal momento che la loro indole non è né mansueta né feroce.
Ed è veramente sorprendente la potenza della natura che ha saputo creare qualcosa di incomparabile in essere quasi inconsistenti come un’ombra. Quali muscoli quali forze potremmo paragonare a una così grande abilità industriosità. Riguardo poi alla razionalità, quali intelligenze umane potremmo, obiettivamente contrapporre a loro, almeno su questo punto, cioè riguardo alla superiorità che le api hanno su di noi nel voler conoscere soltanto quelle cose che interessano l’intera comunità.
Nessuna meraviglia che alcuni uomini siano innamorati delle api, per esempio Aristomaco di Soli quale per 58 anni si dedicò interamente a loro virgola e Filisco di Taso che le fece oggetto di studio vivendo nel deserto e che fu soprannominato il Selvaggio. Entrambi scrissero trattati su questi insetti “
Plinio il Vecchio 24 d.C. – Naturalis Historia 77-78 d.C.
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