
Lo spettacolo di cavalli frustrati per farli correre più forte e far divertire di più quei piccoli essere inutili, che urlano, sbraitano. Puzzano. I cavalli percepiscono le energie delle persone e in mezzo a questa folla di bassa umanità sono spaventati. Disorientati. Probabilmente drogati. La bocca che schiuma.
I cavalli sono essere nobili, anime antiche. Esseri meravigliosi che sanno guardare la nostra anima. E hanno cura di noi. In questo giorno sono esseri devastati. Umiliati. Distrutti.
La corsa folle, terribile, le frustate sempre più forti. Non importa se si feriscono, si spaccano nella corsa. E succede quasi sempre. Non sono esseri viventi. Non sono esseri senzienti. Sono oggetti usati dall’uomo per farlo divertire. E quando c’è il vincitore, un cavallo che arriva stremato, disfatto nel corpo e nell’anima, una folla urlante gli si fa addosso, toccandolo, gridando e stringendogli il collo. E toccandolo ancora. Senza nessun rispetto! Gli occhi esprimono il panico.
Il palio di Siena NON è una antica tradizione culturale. E’ un atto di grande maltrattamento nei confronti degli animali, di grande vergogna per l’essere umano. E come può LA 7, una televisione nazionale mostrarla in prima serata come un evento importante?
“Io non sono più niente”…
Oggi al Palio di Siena , come tutte le volte, abbiamo perso tutti…
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